giovedì 6 gennaio 2011

I primi tre giorni di lavoro li paga il datore di lavoro

Il diritto dell'indennità da parte dell'INPS decorre dal quarto giorno di malattia e finisce con la guarigione certificata, mentre i primi tre giorni sono a carico del datore di lavoro.
Nella malattia rientrano eventuali ricoveri o day hospital.
Il lavoratore deve però essere reperibile dal medico fiscale al mattino dalle 10 alle 12 e il pomeriggio dalle 17 alle 19.

Per quanto riguarda la misura dell'indennità in linea di massima, i primi tre giorni sono pagati al 100%, dal quarto al ventesimo giorno spetta il 50% della ritribuzione giornaliera e dal ventunesimo al 180° giorno spetta il 66,6%.
Per alcune categorie invece per tutto il periodo di malattia spetta l'80% della retribuzione ( ad esempio per i dipendenti di esercizi pubblici).
Il certificato medico va tassativamente inviato entro due giorni dalla data del suo rilascio, all'INPS e al datore di lavoro mentre in caso di ricoveri ospadalieri, il certificato può essere consegnato anche oltre i due giorni ma sempre nei termini di prescrizione della prestazione.
Non spetta invece nessuna indennità ai lavoratori autonomi e a quelli domestici anche se per malattie inferiori ai 4 giorni, la certificazione va consegnata all'INPS comunque.
Fonte: Il salvagente

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2 commenti:

  1. Non capisco cosa centri questo post con gli argomenti del blog!!! comunque volevo dire che il post contiene delle inesattezze. Innanzitutto non si puo' fare un discorso generalistico su una questione come quella della malattia, il cui trattamento varia a seconda del CCNL (contratti collettivi nazionali lavoratori) di riferimento.
    Ad esempio (parlo per esperienza personale) io che sono assunto con qualifica di IMPIEGATO con CCNL METALMECCANICI NON SONO TENUTO NE' TANTOMENO OBBLIGATO a presentare o spedire con raccomandata nessun tipo di certificato medico all'INPS visto che l'indennità di malattia per gli impiegati settore metalmeccanico è interamente a carico del datore di lavoro per tutta la durata della stessa...anche se per assurdo dovessi stare a casa 2 mesi in malattia paga sempre e comunque la ditta al 100%. il datore di lavoro ha cmq facoltà di richiedere (PAGANDO) all'inps una visita di controllo presso il lavoratore assente. Tecnicamente potrei presentare al datore di lavoro solo un foglio in bianco con scritto che sto a casa dal giorno x al giorno y e con il timbro del medico curante senza portare il famoso certificato rosso (quello in duplice copia)

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  2. In effetti il tuo caso non è stato citato nell'articolo infatti dopo una breve ricerca ho scoperto che come dici tu, per gli impiegati CCNL metalmeccanici, il trattamento economico è interamente a carico dell'azienda, fino a concorrenza del 100% della retribuzione per i primi 2 mesi (anzianità fino a 3 anni), 3 mesi (anzianità da 4 a 6 anni), o 4 mesi (anzianità oltre i 6 anni), e del 50% della retribuzione, rispettivamente per i 4, 6 e 8 mesi successivi (nei casi di aumento del periodo di comporto del 50%, valgono i diversi termini fissati dal c.c.n.l.). Il c.c.n.l. detta norme particolari in caso di pluralità di malattie.

    Probabilmente ci saranno altri casi ancora diversi dal tuo, ma io penso che la maggior parte delle categorie in linea di massima si possano attenere a quanto scritto nel post.

    L'articolo non è certo mio (ho messo la fonte), io mi sono solo permesso di inserirlo nel mio blog, se questo diventa poi argomento di discussione, a me non può far altro che piacere.

    Per quanto riguarda l'inerenza al resto del blog, in effetti questo argomento è diverso da tutti quelli trattati finora, ma come puoi vedere nel menu in alto, è stato aggiunta una nuova rubrica dove abbiamo deciso di inserirci un po' di notizie d'attualità, curiosità e quant'altro ancora.

    A me fa piacere che intervieni facendo osservazioni sui post, perchè come cita anche l'mmagine qui a fianco, I TUOI COMMENTI... ALIMENTANO IL MIO BLOG.

    Ciao!

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